Ricerche sui pistacchi e la salute del cuore

Numerosi studi hanno esaminato gli effetti del consumo di pistacchi sui vari fattori di rischio per la salute del cuore. Tali studi suggeriscono che il consumo quotidiano di pistacchi (da 25 a 85 gr. o per il 10%-20% dell’apporto calorico) potrebbe contribuire a migliorare la salute del cuore in cinque modi:

  1. Riducendo il colesterolo totale, il colesterolo LDL e il colesterolo non HDL;
  2. Aumentando gli antiossidanti nel sangue e riducendo le LDL ossidate;
  3. Riducendo le LDL piccole e dense e aumentando i livelli di fitosteroli nel sangue;
  4. Presentando proprietà antinfiammatorie benefiche;
  5. Riducendo lo stress acuto con la diminuzione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e delle risposte vascolari periferiche.
  • Uno studio pubblicato nel Journal of American College of Nutrition ha dimostrato che i pistacchi, consumati come snack a porzione controllata, possono fare parte di un regime di perdita di peso efficace e che sostituirli ad altri snack come ad esempio i brezel può risultare vantaggioso per i livelli di trigliceridi nel sangue. I ricercatori hanno considerato 52 uomini e donne sovrappeso a cui è stato chiesto di attenersi a una dieta contenente 500 calorie in meno del necessario al giorno, comprensiva di pistacchi salati per 240 calorie o di brezel salati per 220 calorie. Dopo 12 settimane, entrambi i gruppi hanno perso peso, ma coloro che hanno consumato pistacchi ne hanno perso di più. Inoltre, i livelli di trigliceridi nel sangue erano notevolmente inferiori in chi ha consumato pistacchi.


[Li Z, et al. Pistachio nuts reduce triglycerides and body weight by comparison to refined carbohydrate snack in obese subjects on a 12-week weight loss program. J Am Coll Nutr. 2010; 29(3):198-203.]

  • A febbraio 2013, l’importante studio PREDIMED pubblicato sul New England Journal of Medicine ha dimostrato che una dieta mediterranea comprensiva di frutta a guscio, come i pistacchi, riduce notevolmente gli eventi cardiaci. In questo trial clinico su circa 7.400 soggetti, chi ha consumato una dieta mediterranea con circa 28 gr. di frutta a guscio al giorno o un litro d’olio d’oliva alla settimana ha registrato una riduzione del 30% del rischio di eventi legati a patologie cardiache. In particolare, la riduzione del rischio è stata equivalente a quella offerta dalle statine, farmaci per l’abbassamento del colesterolo.

[Estruch R, et al. Primary prevention of cardiovascular disease with a Mediterranean diet. New Engl J Med. 2013 Apr 4;368(14):1279-1290.]

  • Pubblicata nel 2010 negli Archives of Internal Medicine, un’analisi collaborativa composta da 25 studi suggerisce che il consumo di frutta a guscio, come i pistacchi, riduce il colesterolo totale e il colesterolo LDL (cattivo), confermando ulteriormente il fatto che il consumo regolare di frutta a guscio può ridurre il rischio di patologie cardiocoronariche.

[Sabate J, et al. Nut consumption and blood lipids: A pooled analysis of 25 intervention trials. Arch Intern Med. 2010; 170(9):821-827.]

  • Due documenti legati allo studio PREDIMED, pubblicati nel 2013 sulle riviste Public Library of Science Online Journal e BioMed Central, hanno riportato una serie di dati trasversali dall’inizio del trial. Entrambi hanno valutato 7.216 soggetti e l’associazione tra la frequenza e la quantità di frutta a guscio consumata dai partecipanti. I soggetti che hanno consumato più di tre porzioni di frutta a guscio alla settimana, comprensive di pistacchi, hanno registrato una riduzione del 39% nel rischio di mortalità. In particolare, i ricercatori hanno riscontrato simili riduzioni nel rischio di mortalità da cancro e patologie cardiovascolari.

[Ibarrola-Jurado N, et al. Cross-sectional assessment of nut consumption and obesity, metabolic syndrome and other cardiometabolic risk factors: The PREDIMED study. PLoS One. February 2013; 8(2): e57367.]

[Guasch-Ferré M, et al. Frequency of nut consumption and mortality risk in the PREDIMED nutrition intervention trial. BMC Medicine 2013. Jul 16;11:164.]
 

Di seguito sono elencati altri studi recenti sui pistacchi e la salute del cuore.

Aldemir M, et al. Pistachio diet improves erectile function parameters and serum lipid profiles in patients with erectile dysfunction. Internat J Impotence Res. 2011;23:32-38.

  • I ricercatori hanno esaminato gli effetti dei pistacchi di Antep sulla funzione erettile e i livelli di lipidi sierici nei pazienti con disfunzione erettile.
  • Allo studio ha preso parte un totale di 17 pazienti maschi sposati con disfunzione erettile, di età compresa tra 38 e 59 anni, per un minimo di 12 mesi. I partecipanti hanno consumato 100 grammi di pistacchi al giorno per 3 settimane.
  • I risultati hanno dimostrato che una dieta comprensiva di pistacchi migliora i parametri della funzione erettile senza alcun effetto collaterale associato. Inoltre, in seguito alla dieta, i parametri lipidici hanno registrato miglioramenti statisticamente significativi, tra cui la notevole riduzione nel colesterolo totale nel sangue e del colesterolo LDL (‘cattivo'), nonché il notevole aumento nel colesterolo HDL (‘buono').

Baer DJ, et al. Measured energy value of pistachios in the human diet. Br J Nutr. 2011;28 Giu:1-6.

  • I ricercatori hanno cercato di misurare il valore energetico dei pistacchi al momento del consumo.
  • Ai fini dello studio, 16 uomini e donne di età compresa tra 29 e 64 anni hanno consumato circa 42 o 85 gr. di pistacchi al giorno per 3 settimane, nell’ambito di una dieta controllata.
  • Dopo aver consumato 42 o 85 gr. di pistacchi, i livelli di colesterolo LDL (‘cattivo') si sono ridotti del 6%. Non sono stati registrati cambiamenti nel colesterolo totale, nel colesterolo HDL (‘buono') o nei livelli di trigliceridi.
  • Dati i risultati, gli autori hanno concluso che i pistacchi possono costituire parte di una dieta attenta alla salute del cuore.

Carughi A, et al. Pairing nuts and dried fruit for cardiometabolic health. Nutrition Journal (2016) 15:23.

  • Frutta a guscio e frutta secca presentano una serie di nutrienti complementari. Entrambi sono conservabili, trasportabili e accessibili e molto spesso vengono consumati insieme come snack o cibi preparati.
  • L’articolo ha esaminato i dati emergenti a supporto del potenziale della combinazione di frutta a guscio e frutta secca, come pistacchi e uvetta, come modo per ridurre i fattori di rischio cardiometabolici, migliorare il controllo glicemico e ridurre il rischio di sviluppare diabete e/o patologie cardiovascolari.

Dreher ML. Pistachio nuts: composition and potential health benefits. Nutr Rev. 2012;70(4):234-40.

  • Questo documento esamina i nutrienti e le sostanze fitochimiche contenute nei pistacchi, oltre che i loro potenziali effetti sulla salute.
  • La pubblicazione di cinque studi clinici randomizzati ha dimostrato che i pistacchi presentano effetti benefici sui profili lipidici nel sangue.
  • Alcune prove cliniche emergenti suggeriscono che i pistacchi potrebbero contribuire a ridurre lo stress ossidativo e infiammatorio e promuovere la salute vascolare, il controllo glicemico, la gestione dell’appetito e il controllo del peso.

Edwards K, et al. Effect of pistachio nuts on serum lipid levels in patients with moderate hypercholesterolemia. J Am Coll Nutr. 1999; 18(3):229-32.

  • Lo studio mirava a determinare se la sostituzione del 20% dell’apporto calorico quotidiano sotto forma di pistacchi potesse migliorare i profili lipidici negli esseri umani con ipercolesterolemia primaria moderata.
  • Nello studio, 4 uomini (età 41-53) e 6 donne (età 28-64) con un livello di colesterolo nel sangue superiore a 210 mg/dl hanno consumato il 20% del proprio apporto calorico quotidiano sotto forma di pistacchi per 3 settimane.
  • Dopo tre settimane si è registrato un calo del colesterolo totale, un aumento del colesterolo HDL, una diminuzione nel rapporto tra colesterolo totale/HDL e la riduzione del rapporto tra colesterolo LDL/HDL.
  • Gli autori hanno concluso che la sostituzione di altre calorie grasse con quelle dei pistacchi può migliorare i livelli lipidici nel sangue e potenzialmente ridurre il rischio di patologie cardiache.

Gebauer SK, et al. Effects of pistachios on cardiovascular risk factors and potential mechanisms of action: A dose-response study. Am J Clin Nutr. 2008; 88:651-9.

  • I ricercatori hanno valutato gli effetti di 2 dosi di pistacchi, nell’ambito di una dieta a basso contenuto di grassi, su lipidi e lipoproteine, sottoclassi di lipoproteine definite dalle apolipoproteine e acidi grassi plasmatici.
  • I soggetti - 10 uomini e 18 donne con elevati livelli di colesterolo LDL - hanno consumato pistacchi per il 10% (circa una porzione) o il 20% (circa due porzioni) del fabbisogno calorico quotidiano. Il consumo variava da 32-63 grammi al giorno a 63-126 grammi al giorno. I pistacchi venivano spesso consumati come snack in sostituzione a brezel e patatine o all’interno di altre ricette.
  • Dopo quattro settimane, i livelli di colesterolo LDL (‘cattivo') si sono ridotti con solo una porzione di pistacchi al giorno.
  • Gli autori hanno concluso che, nell’ambito di una dieta salutare per il cuore, i pistacchi possono contribuire a gestire i livelli lipidici nel sangue, forse anche più efficacemente di una dieta a basso contenuto di grassi.

Holligan S, et al. A moderate-fat diet with pistachios lowers small-dense LDL and improves markers of insulin sensitivity in subjects with moderately-elevated cholesterol levels. FASEB J. 2013:27; A5071, 1057.3.

  • I ricercatori hanno valutato, nel corso di 4 settimane, l’effetto dose-risposta dei pistacchi sui marcatori della sensibilità all’insulina in 28 individui con colesterolo LDL moderatamente elevato.
  • Tre diete di prova (SFA ≈ 8%; colesterolo • I risultati hanno dimostrato un effetto significativo delle modifiche alimentari sui livelli di LDL piccole e dense e il rapporto TG/HDL-C.
  • L’inclusione dei pistacchi in una dieta a moderato contenuto di grassi (≈ 35%) influisce positivamente sulla sensibilità all’insulina e contribuisce a un profilo cardiometabolico positivo.

Kay CD, et al. Pistachios increase serum antioxidants and lower serum oxidized-LDL in hypercholesterolemic adults. J Nutr. 2010;Giu;140(6):1093-8.

  • Lo scopo della ricerca è stato analizzare gli effetti del pistacchio sullo stato ossidativo.
  • 10 uomini e 18 donne di età compresa tra 35 e 61 anni, con elevati livelli di colesterolo, hanno consumato una dieta a basso contenuto di grassi priva di pistacchi o con il 10% o 20% delle calorie quotidiane sotto forma di pistacchi per 4 settimane.
  • Il consumo variava da 32-63 grammi al giorno a 63-126 grammi al giorno. Chi ha consumato pistacchi ha registrato livelli di colesterolo LDL (‘cattivo') inferiori e migliori livelli di antiossidanti nel sangue.

Kocyigit A, et al. Effects of pistachio nuts consumption on plasma lipid profile and oxidative status in healthy volunteers. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2006; 16:202-9.

  • Lo studio ha esaminato gli effetti del consumo di pistacchi sui profili dei lipidi plasmatici e lo stato ossidativo in soggetti volontari sani con livelli lipidici normali.
  • 20 donne e 24 uomini in salute (età media 33) hanno consumato una normale dieta priva di pistacchi o una dieta in cui il 20% dell’apporto calorico quotidiano è stato sostituito dai pistacchi per 3 settimane.
  • Chi ha seguito la dieta comprensiva di pistacchi ha registrato una notevole diminuzione dei livelli di colesterolo totale, un aumento del colesterolo HDL (‘buono') e degli antiossidanti nel sangue.
  • I livelli di trigliceridi e colesterolo LDL (‘cattivo') sono diminuiti. Il peso corporeo non ha subito cambiamenti. Gli autori hanno concluso che l’inclusione di pistacchi in una dieta adeguata dal punto di vista delle calorie può migliorare i livelli lipidici nel sangue senza comportare aumenti di peso.

Ryan E, et al. acid profile, tocopherol, squalene and phytosterol content of brazil, pecan, pine, pistachio and cashew nuts. Int J Food Sci Nutr. 2006; Mag-Giu;57(3-4):219-28.

  • Questo studio di laboratorio ha determinato quali composti della frutta a guscio potrebbero contribuire alla salute del cuore.
  • i pistacchi hanno registrato una maggiore percentuale di grassi monoinsaturi rispetto ad anacardi, noci pecan, pinoli e noci brasiliane. I pistacchi contengono inoltre la maggiore quantità di gamma-tocoferolo (un tipo di vitamina E), oltre che la maggiore quantità di beta-sitosterolo, uno sterolo vegetale, rispetto al resto della frutta a guscio.
  • I ricercatori hanno concluso che la frutta a guscio presenta numerose caratteristiche vantaggiose e può essere inserita in diete salutari per il cuore in sostituzione ad altri snack ad alto contenuto calorico.

Sari I, et al. Effect of pistachio diet on lipid parameters, endothelial function, inflammation, and oxidative status: a prospective study. Nutrition. 2010;26(4):399-404.

  • I ricercatori hanno esaminato l’effetto del pistacchio di Antep (Pistacia vera L.) sul glucosio nel sangue, i parametri lipidici, la funzione endoteliale, l’infiammazione e l’ossidazione in giovani uomini sani in un ambiente controllato.
  • I soggetti erano 32 giovani uomini sani normolipidemici, di età compresa tra 21 e 24 anni.
  • In una dieta di tipo mediterraneo i pistacchi non salati (tra 60-100 grammi al giorno) hanno sostituito altri alimenti contenenti grassi monoinsaturi per quattro settimane. Chi ha consumato pistacchi ha registrato una notevole riduzione del colesterolo LDL (‘cattivo’), del colesterolo totale e dei trigliceridi.
  • Inoltre, è stato notato un miglioramento in svariati marcatori sanguigni di infiammazione e ossidazione – entrambi fattori importanti nel rischio di patologie cardiache. Anche la funzione endoteliale, una misura della capacità dei vasi sanguigni di aprirsi e chiudersi, è migliorata con la dieta comprensiva di pistacchi.
  • Gli autori hanno concluso che i giovani uomini che consumano pistacchi possono registrare miglioramenti relativi ai fattori che promuovono la salute del cuore.

Sheridan MJ, et al. Pistachio nut consumption and serum lipid levels. Am Coll Nutr. 2007; 26(2):141-8.

  • I ricercatori hanno studiato gli effetti del consumo del 15% dell’apporto calorico quotidiano sotto forma di pistacchi sui profili lipidici in soggetti umani liberi con ipercolesterolemia primaria moderata (colesterolo sierico superiore a 210 mg/dL).
  • 15 uomini e donne in sovrappeso (età media 60) con livelli di colesterolo nel sangue moderatamente elevati hanno consumato circa il 15% delle proprie calorie quotidiane sotto forma di pistacchi (circa 55-85 gr.) per 4 settimane.
  • La dieta comprensiva di pistacchi ha provocato il miglioramento di svariate misure dei livelli di colesterolo nel sangue, compreso l’aumento del colesterolo HDL (‘buono'). Non sono state registrate differenze in termini di colesterolo totale o trigliceridi, né cambiamenti di peso o pressione sanguigna.
  • Gli autori suggeriscono che l’inclusione di 55-85 gr. di pistacchi nei requisiti calorici per 4 settimane potrebbe favorire la salute del cuore in persone con livelli di colesterolo nel sangue moderatamente elevati.

West SG, et al. Diets containing pistachios reduce systolic blood pressure and peripheral vascular responses to stress in adults with dyslipidemia. Hypertension. 2012;60(1):58-63.

  • I ricercatori hanno valutato gli effetti dei pistacchi sulla dilatazione flusso-mediata e la risposta della pressione sanguigna a uno stress intenso.
  • 28 uomini e donne con elevati livelli di colesterolo nel sangue, altrimenti sani, hanno consumato pasti che includevano una, due o nessuna porzione di pistacchi, mantenendo invariate le calorie totali per quattro settimane.
  • Quando sottoposti allo stress causato da un test di matematica, i partecipanti che avevano consumato pistacchi hanno sperimentato una riduzione della pressione sanguigna sistolica (massima) e della frequenza cardiaca.
  • Gli autori hanno concluso che gli effetti positivi dei pistacchi sui vasi sanguigni possono rappresentare parte del motivo per cui chi consuma frutta a guscio tende a godere di una migliore salute del cuore.