Studio sulla gestione dei livelli di zucchero nel sangue

In seguito all’approvazione del 2003 da parte della Food and Drug Administration (FDA) sulle indicazioni sanitarie relative al consumo di frutti da guscio e malattie cardiache, si è registrato un aumento nel numero di studi che mostrano non solo il ruolo positivo svolto dalla frutta a guscio nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, ma anche dei benefici potenziali legati all’assunzione di frutta a guscio su glicemia, diabete, sindrome metabolica e sensibilità insulinica.

• I risultati derivanti dal più importante studio clinico randomizzato mai eseguito su frutta a guscio e diabete hanno dimostrato che il consumo quotidiano in un arco di tre mesi di circa 57 g (2 once) di frutta a guscio in sostituzione di carboidrati può migliorare il monitoraggio dei livelli di zucchero nel sangue nel lungo periodo e il colesterolo LDL in individui con diabete di tipo 2. Nell’ambito di questo studio le persone che hanno sgranocchiato i pistacchi hanno mostrato una riduzione significativa di HbA1c, un marcatore del monitoraggio del glucosio di lungo periodo e una riduzione significativa del colesterolo LDL.
[Carey AN, et al. Nuts as a replacement for carbohydrates in the diabetic diet. Diabetes Care. 2011. Aug;34(8):1706-1711.]

• Un articolo pubblicato nel 2011 sull’European Journal of Clinical Nutrition ha presentato due studi a breve termine in cui sono stati esaminati gli effetti sui livelli glicemici determinati dal consumo di pistacchio dopo i pasti. Lo studio ha evidenziato che i pistacchi aggiunti ai più comuni carboidrati, quali riso e pasta, riducevano significativamente la risposta glicemica relativa dei pasti a base di carboidrati con cui venivano ingeriti. Il consumo di pistacchi insieme ad un pasto ricco di carboidrati ha portato ad una diminuzione della risposta glicemica in maniera proporzionale alle dosi, vale a dire che ad una dose maggiore di pistacchio è corrisposto un maggiore abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue.
[Kendall CWC, et al. The impact of pistachio intake alone or in combination with high-carbohydrate foods on post-prandial glycemia. Eur J Clin Nutr. 2011;65(6):696-702.]

• I risultati di uno studio epidemiologico di coorte hanno evidenziato che il consumo frequente di frutta a guscio e di burro di arachidi (cinque volte a settimana) può essere associato a un rischio significativamente inferiore di malattie cardiovascolari nelle donne con diabete di tipo 2.
[Li TY, et al. Regular consumption of nuts is associated with a lower risk of cardiovascular disease in women with type 2 diabetes. J Nutr. 2009; 139:1333-1338.]

• La gestione dei fattori di rischio cardiovascolare è importante per la riduzione delle complicazioni vascolari legate al diabete di tipo 2 anche in individui che hanno raggiunto un monitoraggio glicemico. In uno studio pubblicato nel 2014 i ricercatori hanno osservato che una dieta con un contenuto moderato di grassi e contenente pistacchio ha migliorato in modo modesto alcuni tra i fattori di rischio cardiovascolare in individui adulti con diabete di tipo 2 ben monitorato.
[Sauder KA, et al. Pistachio Nut Consumption Modifies Systemic Hemodynamics, Increases Heart Rate Variability, and Reduces Ambulatory Blood Pressure in Well-Controlled Type 2 Diabetes: a Randomized Trial. J Am Heart Assoc. 2014;3:e000873]
 

Di seguito sono elencati alcuni studi recenti sui pistacchi e la gestione dei livelli di zucchero nel sangue

Assaf-Balut C, et al. A Mediterranean diet with additional extra virgin olive oil and pistachios reduces the incidence of gestational diabetes mellitus (GDM): A randomized controlled trial: The St. Carlos GDM prevention study. PLoS One. 2017 Oct 19;12(10):e0185873. doi: 10.1371/journal.pone.0185873.

  • La diffusione del diabete mellito gestazionale (GDM) è in aumento e sta divenendo un problema di salute pubblica allarmante. Tale studio clinico prospettico, randomizzato e controllato ha comparato l’effetto di una dieta mediterranea con aggiunta di olio extra-vergine di oliva e pistacchi (MedDiet) ad una dieta standard povera di grassi (Control) sull’incidenza del diabete gestazionale.
  • Nelle donne che hanno seguito il programma MedDiet si è registrata una minore incidenza di diabete gestazionale (GDM), meno casi di GDM che richiedono trattamenti con insulina, minore incidenza di nascite premature, di parti cesarei di emergenza e neonati piccoli per età gestazionale rispetto a coloro che hanno seguito il programma di dieta di controllo.
  • Questo studio dimostra come una dieta mediterranea con supplemento di olio extra-vergine di oliva e pistacchi nella prima gestazione riduce l’incidenza di diabete gestazionale e migliora gli esiti di diverse fasi per la madre e per il neonato.

Dreher ML. Pistachio nuts: composition and potential health benefits. Nutr Rev. 2012;70(4):234-40.

  • Un numero sempre crescente di studi clinici indica i benefici potenziali sulla salute dei pistacchi. Questo studio ha preso in esame i nutrienti e le sostanze fitochimiche contenute nei pistacchi, oltre che i loro potenziali effetti sulla salute.
  • La pubblicazione di cinque studi clinici randomizzati ha evidenziato che i pistacchi hanno un effetto benefico sul profilo lipidico del sangue. Evidenze cliniche emergenti suggeriscono che i pistacchi possono aiutare a ridurre lo stress infiammatorio e ossidativo, promuovendo la salute vascolare, il controllo glicemico, la gestione dell’appetito e il controllo del peso.

Ge, Sheng, et al. Effect of pistachio intake on postprandial glycemic response in pregnant woman: a randomized, controlled, cross-over study. FNCE, Oct. 2017.

  • Divenuta una preoccupazione crescente, la prevalenza di diabete mellito (GDM) è stimata al 9,8 - 25,5% in tutto il mondo. La glicemia elevata durante la gravidanza non ha solo conseguenze sulla salute della madre, ma determina anche un aumento del rischio che il bambino sviluppi il diabete.
  • Questo studio ha evidenziato che i pistacchi possono aiutare a regolarizzare i livelli di glucosio postprandiale e al contempo fornire i nutrienti essenziali alla madre e al bambino durante la gravidanza. Sessanta donne in gravidanza sono state sottoposte a screening per problemi legati all’alternata tolleranza al glucosio in fase gestazionale o diabete mellito gestazionale. In uno studio crossover randomizzato le donne hanno consumato 42 g di pistacchio o 100 g di pane integrale in ordine casuale a digiuno. I pistacchi e il pane integrale erano equivalenti per apporto calorico. Sono state effettuate analisi dei livelli di glucosio e di insulina nel sangue da ogni mezz’ora fino a 120 minuti. Prima che le donne consumassero l’altro snack sono stati effettuati 7 giorni di washout.
  • In entrambi i gruppi, i livelli di glucosio e di insulina successivi al consumo di pistacchio erano significativamente più bassi rispetto a quelli registrati dopo il consumo di pane integrale ad ogni prelievo di sangue. I livelli di glucosio e di insulina sono rientrati in un range normale dopo aver consumato i pistacchi.
  • Questo studio indica che i pistacchi possono fungere da snack appropriato per le donne in stato di gravidanza con alternata tolleranza al glucosio o diabete mellito gestazionale.

Hernandez LM, et al. The effects of consuming a pistachio snack versus a refined carbohydrate snack on blood lipids, blood glucose, body weight, and body composition in young healthy adults. FASEB J. 2012;26:1b396.

  • L’obiettivo dello studio è stato determinare se il consumo di snack a base di pistacchi avrebbe influito positivamente sui profili dei lipidi plasmatici, l’apporto di cibo, il peso corporeo e la composizione corporea in una popolazione non obesa e normolipidemica rispetto a uno snack contenente carboidrati raffinati.
  • 41 uomini e donne in salute hanno consumato snack a base di pistacchi o brezel due volte al giorno per tre settimane.
  • Nel gruppo assegnato ai pistacchi, il peso corporeo e la percentuale di grasso corporeo sono diminuiti notevolmente. Nessuna differenza significativa è stata rilevata all’interno dei gruppi o tra di essi in termini di colesterolo totale nel plasma, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi o glucosio nel sangue (P>0,05), tuttavia è stata registrata una tendenza verso il notevole aumento dei trigliceridi sierici nel gruppo assegnato ai brezel (P=0,056).
  • Tali risultati suggeriscono che il consumo a breve termine di snack a base di pistacchi può ridurre il peso corporeo e la percentuale di grasso corporeo rispetto a uno snack contenente carboidrati raffinati in adulti giovani e sani.

Hernandez-Alonso P, et al. Beneficial Effect of Pistachio Consumption on Glucose Metabolism, Insulin Resistance, Inflammation, and Related Metabolic Risk Markers: a Randomized Clinical Trial. Diabetes Care. 2014;10.2337/dc14-1431.

  • L’obiettivo di questo studio è stato esaminare se una dieta ricca di pistacchio riduca lo stadio pre-diabete e migliori il suo profilo di rischio metabolico.
  • 54 persone con pre-diabete hanno seguito due diete, ciascuna per 4 mesi: una dieta con supplemento di pistacchi e una dieta di controllo. Le fasi di studio sono state intervallate da un periodo di washout di due settimane. Le diete erano isocaloriche e bilanciate per apporto di proteine, fibre e acidi grassi saturi.
  • Glucosio a digiuno, insulina e marcatori di insulinoresistenza sono diminuiti significativamente dopo la dieta a base di pistacchio rispetto alla dieta di controllo.
  • I ricercatori sono giunti alla conclusione che l'assunzione cronica di pistacchio stia emergendo come una strategia nutrizionale utile per gli stati di pre-diabete. I dati suggeriscono che i pistacchi hanno un effetto di riduzione del glucosio e dell’insulina, promuovono un profilo metabolico più sano e invertono alcune delle conseguenze metaboliche dannose del pre-diabete.

Hernandez-Alonso P, et al. Effect of pistachio consumption on the modulation of urinary gut microbiota-related metabolites in prediabetic subjects. Journal of Nutritional Biochemistry 45 (2017) 48-53

  • Modifiche nella composizione dei microrganismi intestinali (microbioti) possono avere un impatto sulle malattie metaboliche e cardiache oltre che sulla longevità. Questo studio cross-over ha esaminato la possibilità che l’assunzione quotidiana di pistacchio modifichi i metaboliti urinari associati all’attività della flora intestinale nei soggetti prediabetici.
  • I ricercatori hanno effettivamente verificato che l’assunzione dei pistacchi è in grado di modificare il profilo urinario di questi metaboliti. Le modifiche si sono verificate nella direzione attesa in base ad un effetto benefico del consumo dei pistacchi sulla insulinoresistenza e sul diabete di tipo due.

Holligan S, et al. A moderate-fat diet with pistachios lowers small-dense LDL and improves markers of insulin sensitivity in subjects with moderately-elevated cholesterol levels. FASEB J. 2013:27; A5071, 1057.3.

  • Questa ricerca ha preso in esame gli effetti di dose-risposta dei pistacchi per oltre quattro settimane, sui marcatori di sensibilità all’insulina in 28 individui con LDL-C moderatamente elevato.
  • Tre diete di prova (SFA ≈ 8%; colesterolo • Si è verificato un effetto dietetico significativo sui livelli di LDL piccoli e densi e il rapporto TG/HDL-C..
  • I ricercatori sono così giunti alla conclusione che l’inclusione dei pistacchi in una dieta a moderato contenuto di grassi (≈ 35%) influisce positivamente sulla sensibilità all’insulina e contribuisce a un profilo cardiometabolico positivo.

Jenkins DJA, et al. Nuts as a replacement for carbohydrates in the diabetic diet. Diabetes Care. 2011;34:1-6.

  • 117 uomini e donne con diabete di tipo 2 hanno assunto 475 calorie o 57 gr (2 once) al giorno (all’interno di una dieta di 2.000 calorie) di un mix di frutta a guscio (tra cui pistacchi) o di muffin, oppure di una mezza porzione di entrambi.
  • Dopo tre mesi il gruppo che ha assunto 57 gr di frutta a guscio ha visto un miglioramento dei propri livelli di emoglobina A1C nel sangue, una misura del glucosio nel sangue nel tempo, e anche una riduzione del colesterolo LDL (“cattivo”).
  • Gli autori suggeriscono che la frutta a guscio non salata, ad es. i pistacchi, come parte di una dieta con apporto calorico controllato possono migliorare il monitoraggio diabetico senza aumento di peso.

Kendall CW, et al. Health benefits of nuts in prevention and management of diabetes. Asia Pac J Clin Nutr. 2010; 19(1):110-6.

  • Questo studio esamina le informazioni scientifiche riguardo alla frutta a guscio, tra cui i pistacchi, sulla prevenzione e la gestione del diabete.
  • La frutta a guscio presenta bassi livelli di carboidrati, ha grassi sani e contiene proteine vegetali, fibre e magnesio. Quando consumata da sola o in concomitanza con altri cibi, la frutta a guscio tende a prevenire l’aumento rapido dei livelli di glucosio nel sangue.
  • Gli autori concludono che la frutta a guscio può essere inclusa nelle diete per aiutare la gestione del diabete.

Kendall CW, et al. Nuts, metabolic syndrome and diabetes 2010. Br J Nutr. Aug;104(4):465-73.

  • La sindrome metabolica è una combinazione di problemi medici che aumenta il rischio di malattie cardiache e di diabete e può verificarsi in modo particolare con l’avanzare dell’età. Questa comprende sovrappeso, pressione sanguigna alta, livelli elevati di colesterolo e glicemia.
  • Questo studio esamina la scienza di come la frutta a guscio, inclusi i pistacchi, possa proteggere dalla sindrome metabolica.
  • Gli autori hanno concluso che l’assunzione moderata di frutta a guscio può avere effetti benefici su individui sani, e su quelli a rischio di sindrome metabolica.

Sauder K, et al. Effect of pistachios on lipids, lipoproteins, glucose metabolism, and insulin sensitivity in type 2 diabetes. FASEB J. 2013;27:A2313,368.4.

  • Questo studio ha messo a confronto gli effetti di due diete su lipidi, lipoproteine, metabolismo del glucosio e sensibilità al glucosio.
  • 28 adulti con diabete di tipo 2 hanno preso parte allo studio cross-over, randomizzato e con alimentazione controllata in un periodo di 4 settimane di dieta. Dopo un periodo di run-in di due settimane con dieta tipicamente occidentale, i partecipanti hanno prima seguito una dieta controllata povera di grassi e poi una dieta isocalorica con moderato apporto di grassi a base di pistacchio, in cui i pistacchi costituivano il 20% dell’apporto calorico. Al termine del periodo di dieta, i ricercatori hanno valutato i parametri lipidici e glicemici durante la fase di digiuno, oltre che durante un test orale di tolleranza al glucosio con ingerimento di una soluzione standard di 75 g di glucosio.
  • Rispetto ai valori di riferimento, la dieta di controllo ha portato ad un aumento dei trigliceridi a digiuno e un rapporto tra il colesterolo totale e il colesterolo HDL, ma questi parametri non sono stati modificati dalla dieta a base di pistacchi. I livelli di glucosio e di insulina non hanno subito modifiche in base alle diete; tuttavia l’emoglobina glicata ha subito una riduzione rispetto ai valori di riferimento seguendo entrambe le diete, ma con riduzioni significative legate alla dieta a base di pistacchio rispetto alla dieta controllata.
  • Se considerati nel contesto di altri studi recenti, tali risultati suggeriscono che il consumo di pistacchio possa avere un effetto benefico sulla sensibilità all’insulina in adulti con diabete di tipo 2.

Sauder K, et al. Pistachio Nut Consumption Modifies Systemic Hemodynamics, Increases Heart Rate Variability, and Reduces Ambulatory Blood Pressure in Well-Controlled Type 2 Diabetes: a Randomized Trial. J Am Heart Assoc. 2014;3:e000873.

  • Questo studio ha valutato l’effetto del consumo di pistacchio sulla pressione sanguigna, l’emodinamica sistemica, e la variabilità della frequenza cardiaca in adulti con diabete di tipo 2 ben controllato.
  • 30 adulti (dai 40 ai 74 anni) con diabete di tipo 2 hanno preso parte ad uno studio cross-over, randomizzato e con alimentazione controllata. Dopo due settimane di run-in, i partecipanti hanno seguito una dieta controllata povera di grassi (27% di grassi) consumando snack con apporto ridotto di grassi e apporto elevato di carboidrati e una dieta con un apporto di grassi moderato (33% di grassi) consumando pistacchi (20% di apporto calorico totale) ciascuna di 4 settimane, separate da una fase washout di 2 settimane.
  • La dieta a base di pistacchi ha ridotto significativamente la resistenza periferica totale, ha aumentato la gittata cardiaca e migliorato alcune misure della variabilità della frequenza cardiaca (tutte le diete P • A con moderato apporto di grassi e contenenti pistacchio migliorano in modo modesto i fattori di rischio cardiovascolare in adulti con diabete di tipo 2 ben controllato.